Sant'Andrea è ricca di politicanti della buon ora! Vecchi Soloni ormai in disuso, si credono intelligenti, competenti, capaci "cose che non hanno mai dimostrato nella loro vita" Armiamoci e partite il loro motto! una frase che viene spesso applicata all’atteggiamento furbesco di chi suole scaricare ogni responsabilità per i fatti che accadono intorno a lui. Infatti, metafore di questa stessa frase vengono utilizzate tutti i giorni quando sosteniamo che tutto va male ma la colpa è sempre degli altri, quando riconosciamo che qualcosa deve cambiare ma che la responsabilità del cambiamento deve ricadere sulle spalle degli altri…Insomma, molte volte è come se fossimo così intelligenti da riconoscere quali sono gli errori e determinare quale dovrebbe essere il cammino da seguire ma nello stesso tempo siamo straordinariamente pigri ed evasivi come per assumerci la nostra parte di responsabilità e metterci al lavoro. A causa della pesante crisi economica tuttora in atto, e che ha generato come conseguenza anche una profonda crisi politica e sociale, questo atteggiamento è sempre più diffuso e utilizzato da tutti o quasi. Almeno questo è quanto si può riscontrare qui in Sant'Andrea, dove tutti non fanno altro che dare la colpa ad altre categorie scaricando la responsabilità e dando ordini e suggerimenti in merito a come si dovrebbe procedere o cosa si sarebbe dovuto fare o non fare, ma ognuno di questi resta un mero spettatore. È davvero penoso vedere come i partiti politici ottengono soldi e nuovi adepti a partire dalla manipolazione della situazione economica della classe medio bassa, promettendo cose che al momento attuale sono assolutamente impossibili da realizzare, mentre migliaia di persone perdono il lavoro e la minima fonte di sostentamento. Sono molte le persone che si rendono conto di questo? Forse… “È più facile lasciare che gli altri decidano per noi e in seguito scaricare la responsabilità su di loro”. Ma lasciando il dilettantismo politico di lato e cercando di concentrarci nell’aspetto individuale, è certo che assumere la nostra parte di responsabilità nel contesto sociale e personale è difficile, dato che equivale a riconoscere che ci sbagliamo su alcuni punti e che dobbiamo affrontare un cambiamento che probabilmente sarà difficile, per il quale non tutti sono preparati. Così, è molto più semplice assumere il ruolo della vittima o rientrare nel nostro piccolo circolo di fiducia dove ci sentiamo al sicuro. Se il bambino va male a scuola la colpa è dell’insegnante o del sistema educativo, se ci va male sul lavoro la colpa è del capoufficio o dell’azienda, se il rapporto di coppia va male la colpa è sempre dell’altro. Invece, in ognuno di questi casi dovremmo chiederci in che modo abbiamo contribuito a questa situazione e…cosa ancor più importante…cosa possiamo fare per cambiarla. Non dobbiamo sempre incrociare le braccia assumendo il ruolo di vittime, c’è sempre qualcosa da fare, è sempre possibile cambiare, almeno il piccolo spazio nel quale ci muoviamo quotidianamente; dobbiamo sempre cercare di fare tutto il possibile per cambiare il nostro piccolo pezzo di realtà. Ovviamente, per ottenere una vera trasformazione, dovremo innanzitutto riuscire a guardare dentro di noi ed assumerci le nostre responsabilità, grandi o piccole che siano, perché solo così avremo la possibilità di cambiare la nostra vita. Ammettere un errore può solo farci crescere come persone, ci dà la possibilità di ridisegnare i nostri piani, cambiare le nostre mete e addirittura cambiare le nostre convinzioni. È normale sbagliare, ma la cosa più importante è disporre di una apertura mentale sufficiente e della giusta flessibilità per accettare gli errori e cercare un modo per ripararvi o, almeno, per evitare di ripeterli. Naturalmente, non si tratta di assumere un’attitudine colpevole di fronte alla vita ma piuttosto di assumere in modo maturo la responsabilità per le nostre idee e le nostre azioni. Dobbiamo prima cercare e riconoscere dentro di noi le le responsabilità e quindi potremo spostarci su quelle degli altri. Analizziamo come il nostro atteggiamento contribuisce, anche se in minima parte, al problema generale e che funzione abbiamo dentro questo sistema. Solo a questo punto dovremo dire: “Armiamoci e partiamo!” |
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