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Re: sì, ma che chiedete? Io chiedo....

Da: NoveInCondotta
Date: 12 mar 2011
Time: 15.21.06 +0100
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Commenti

Sono contento che si è iniziato, almeno, il dibattito. Primissima cosa, penso che il Comune può e deve entrare nel progetto come una qualsiasi municipalizzata dove, oramai, i Comuni hanno compartecipazioni in qualsiasi tipo di società e ricavano/ricevono benefici ed introiti. Il Comune assieme ai privati; con statuto e precisi ruoli da vedere; che "aiuti" il - diciamo così - comitato di - per esempio - 10 imprenditori/privati locali che partecipano alle spese. Non quindi un solo imprenditore, ma un comitato di 10-12 (altro numero) persone + il Comune che stabiliscono un importo d investire diviso in parti uguali. Il Comune perchè, essendo direttamente "dentro" l'attività avrà interesse e sopratuutto "potere" per agevolare la richiesta/rilascio delle autorizzazioni necessarie. Inoltre, il Comune può stabilire una gara al miglior prezzo al ribasso per il lavoro. D'altro canto, al Comune spetta la nomina - da una lista interna (seria ed in base a regolamento per età, anni di disoccupazione, ecc. ecc.) - dei lavoratori stagionali da prendere anche a progetto, a giornata, addirittura con i vaucher dell'INPS ad ora... ampio spazio. I 10 imprenditori + il Comune (poi, semmai parlo degli investimenti procapite) divideranno gli utili. Ecco che chiunque può, a struttura efficiente e funzionale, proporre personalmente quello che desidera, ma queste sono altre considerazioni. Tu, giustamente chiedevi come primissima cosa se dovrebbe essere una cosa pubblica, privata, mista. Un altro fattore non meno importante è che la compartecipazione dell'Ente Comune come parte attiva va a "chiedere" in maniera più diretta ed efficace ogni eventuale finanziamento-aiuto disponibile. Il Comune ha diversi terreni che affittati alla società permettono di recuperare soldi, forse pochi, ma comunque altrimenti mai recuperabili da terreni fermi (ma i terreni possono essere di un socio); inoltre, la gestione delle varie tasse locali diventerebbe più "agevolata" per così dire; ancora la manutenzione verrebbe a costare di meno essendoci gare. Dunque, per me, ci vorrebbe una azienda con la partecipazione del Comune (come detto ce ne sono a migliaia in Italia, e fanno soldi da tutte le parti) + un gruppo di 10 (od altro numero) imprenditori/privati che approvano il progetto, le regole, lo statuto, ecc. ecc. Una struttura del genere la intenderei su una superficie attorno ad almeno 10.000-15.000 mq, dove portare persone sia in tenda che in camper, sia in mini boungalow. Concludendo. Un piccolo villaggetto turistico/campeggio a 4 stelle in una realtà come S.Andrea, rappresenterebbe una base logistica di partenza per tutti, dove tutti - secondo le proprie volontà e disponibilità - ci agganciano una attività dirette come agenzia viaggio, noleggio tende e attrezzature da campeggio (frigo, ecc. ecc.), noleggio biciclette elettriche o altri quadricicli elettrici, ecc. ecc. o indirette sapendo che c'è una struttura ricettiva unica ed a basso costo, ma modernissima. Quindi alla tua domanda ho risposto con una società mista a partecipazione privata e dell'Ente Comune per i servizi/vantaggi specifici che riesce a dare.


Ultimo aggiornamento: 12-03-11