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Re: Per amore della ricerca della verità

Da: finiamola
Date: 11 apr 2011
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Ferrara, Sgarbi e il direttorissimo del Tg1 servono il conto del servizio pubblico ad personam: 15 milioni per pagare tre anni di Qui Radio Londra, otto per il programma senza nome del critico d'arte e due milioni per lo stipendio di Minzolini più le sue spese con la carta di credito aziendale. Insomma, Berlusconi ordina, e i cittadini pagano. Intanto però, aspettando l’esordio di Sgarbi, Minzolini e Ferrara – oltre i soldi che prendono – sfasciano i conti di viale Mazzini. Perché sia il Tg1 che Qui Radio Londra vanno male in termini di ascolti e share favorendo la concorrenza, ovviamente le televisioni del Cavaliere. Per tutta risposta il Giornale s’indigna perché per i programmi e i giornalisti “rossi”, cioè diversi dai megafoni di Silvio Berlusconi, la Rai spende 35 milioni di euro l’anno. La notizia è vera e parziale. Il Giornale dimentica che Michele Santoro, Giovanni Floris, Fabio Fazio e Milena Gabanelli fanno incassare milioni di euro a viale Mazzini. La pubblicità copre ampiamente le spese, e il resto va dritto nelle casse del servizio: Ballarò fa guadagnare 4,5 milioni di euro, Annozero 6 milioni, Che tempo che fa 7,2 milioni, Report 1,9 milioni. A voler fare un paragone, con un costo a puntata di 1,4 milioni di euro, per eguagliare Annozero o Ballarò, il nuovo programma di Vittorio Sgarbi dovrebbe arrivare ad avere 40 milioni di spettatori.


Ultimo aggiornamento: 11-04-11