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Da: Carmelino Benino
Date: 07 ago 2011
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Ho visto le foto di Salvatore Perriello qui sul sito e la sua intervista a Orso Maria Guerrini. Ebbene..! Salvatore rispetto a quelli e' letteralmente un genio del teatro. “Solo è chi manca, e perciò ritorna”. Così, Salvatore Perriello si pone nei confronti del problema dell’esistenza. Secondo Me, il più grande e discusso attore italiano di tutti i tempi La sottrazione, il “depensamento”, la volontà di annullare il senso, la consapevolezza di quanto siano ridicoli gli esseri umani e le loro futili categorie. A Salvatore Perriello non interessa quello che definisce il “teatro dei questurini”. Non sopporta le regole. Il suo è stato sempre un tentativo violentemente parodistico di interferire, di sfregiare il sistema, riconducendo tutto alla vera sostanza della tragedia, cioè all’inattuabilità grottesca del compiersi di ogni tragedia. In questo modo, Salvatore Perriello sta attraversato il secondo millennio. Sta svolgendo eroicamente la sua funzione di iconoclasta e sta cercando, attraverso la forza destabilizzante del suo lucido delirio, di porre il mondo dell’arte di fronte al vuoto, al nulla che alberga dentro ognuno di noi. Bravissimo Salvatore