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Da: Domenico
Date: 06 ott 2011
Time: 19.46.02 +0200
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Dopo la lettura, qualche ragionamento è dovuto. a) all'articolo 92, comma 5, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163, il quarto periodo e' sostituito dal seguente: «La corresponsione dell'incentivo e' disposta dal dirigente preposto alla struttura competente, previo accertamento positivo delle specifiche attivita' svolte dai predetti dipendenti; limitatamente alle attivita' di progettazione, l'incentivo corrisposto al singolo dipendente non puo' superare l'importo del rispettivo trattamento economico complessivo annuo lordo; le quote parti dell'incentivo corrispondenti a prestazioni non svolte dai medesimi dipendenti, in quanto affidate a personale esterno all'organico dell'amministrazione medesima, ovvero prive del predetto accertamento, costituiscono economie.» Continuo a sostenere che occorre cautela e non ci si può fermare alla sola lettura, ma occorre la corretta interpretazione. Pur non essendo un esperto in materia, si deduce chiaramente che occorre un accertamento; poi il dirigente dispone. Domando al signore che ha posto il problema: sei proprio sicuro che il solo fatto che l'opera venga data a strutture esterne non possa prevedere, in una certa misura(relazionato e accertato),un coinvolgimento dei dipendenti interni, tale da far legittimare l'introito del 2%,ripartito e tassato?. Io penso che possa esserci un regolamento comunale, che a garanzia dell'opera da realizzare e per la corretta applicazione delle norme, preveda un coinvolgimento dei propri tecnici,anche marginale,ma partecipativo, per meglio tutelare la P.A..Non mi risulta che la legge lo vieta, anzi gli Enti locali hanno varie competenze in materia. Spero di aver minato qualche altrui certezza, il tutto per la VERITA'. Poi se si è a conoscenza di fatti specifici, non so che dire e l'autore originario della denuncia faccia i passi che ritiene opportuno, prorio per la richamata TRASPARENZA.