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Da: peppino andreone idv
Date: 13 dic 2011
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La teoria di Bartlett:" Il ricordo non è una rieccitazione di tracce isolate, fisse e senza vita, ma una costruzione immaginativa costruita dalla relazione del nostro atteggiamento verso un'intera massa attiva di reazioni passate organizzate e verso qualche dettaglio di rilievo che emerge sul resto, apparendo in forma di immagine sensoriale o in forma verbale. Il ricordo non è perciò quasi mai esatto anche nei casi più rudimentali di ricapitolazione meccanica, e bel resto non ha nessuna importanza che lo sia. L'atteggiamento è, in senso letterale, un effetto della capacità dell'organismo di agire sui propri 'schemata' ed è una funzione diretta della consapevolezza. Il particolare che emerge è il risultato di quella valutazione dei singoli elementi entro una massa organizzata che incomincia con l'entrata di un appetito o di un istinto e che prosegue notevolmente con la crescita degli interessi e degli ideali. Gli schemi attivi che hanno un ruolo di prmaria importanza nel ricordo a livello umano sono prevalentemente schemi di 'interessi' e, dal momento che l'interesse possiede sia una direzione ben precisa che un ampio raggio d'azione, il loro sviluppo implica una notevole riorganizzazione degli 'schemata', secondo le linee più primitive di differenze specifiche di sensi, di appetiti e di istinti. Comunque caro Domenico, ti sei perso un passaggio, io non propongo le Primarie di partito o di area politica.