Sant'Andrea di Conza 30 Giugno 2025. La lapide, datata 1849 (A.D. MDCCCXLIX), si trova nella chiesa madre di Sant'Andrea di Conza e riflette un contesto di devozione religiosa e ricostruzione. Dedica a Sant'Andrea, apostolo di Cristo, e a San Emidio, protettore contro i terremoti. Nel 1849 la distruzione di una vecchia struttura umile ("vetere perquam humili funditus everso"), forse per un terremoto o eventi bellici, portò alla costruzione di un nuovo sacello, atto di resilienza e fede popolare nonostante la povertà ("opibus inops pietate dives"). In sintesi, la lapide testimonia un rinnovato spirito di fede e identità locale in un periodo di instabilità sociale e politica. | ||
![]() |
POPULUS OPIBUS INOPS PIETATE DIVES ANDREAE CHRISTI APOSTOLO QUEM RELIGIOSISSIME COLIT PATRONUM CUSTODEM DEFENSOREM VETERE PERQUAM HUMILI FUNDITUS EVERSO SACELLUM EMYGDII ILLI PERSIMILE HEIC INAEDIFICANDUM DICANDUMQUE CURAVIT A.D.MDCCCXLIX. |
Il popolo povero di beni ma ricco di pietà ha venerato con grande devozione l'apostolo di Cristo Andrea patrono, custode e difensore e dopo aver completamente distrutto l'antica e umile costruzione ha fatto costruire e consacrare qui un sacello simile a quello di Emygdius nell'anno del Signore 1849. |
|
a |